Come si sviluppa il danno nella Sclerosi Multipla
Gli studi sui meccanismi del danno della sclerosi multipla hanno permesso di stabilire alcuni punti fermi, riguardo a tali aspetti della malattia, ma ne restano altri da chiarire. Non sono note le cause che innescano i meccanismi che evolvono nei fenomeni di infiammazione caratteristici della sclerosi multipla, ma sono stati individuati vari fattori che aumentano il rischio che si sviluppi la malattia, o che si presenti una recidiva di sintomi o di lesioni, nelle persone che ne sono affette.
Circa i meccanismi che determinano i danni al sistema nervoso centrale e, di conseguenza, le lesioni rilevabili con la risonanza magnetica, i sintomi e la disabilità, alcune conoscenze sono state acquisite. Ad esempio è noto che, anche nelle forme recidivanti remittenti della malattia, l’infiammazione procede costantemente nelle prime fasi della malattia, anche se dà segni di sé solo in occasione delle recidive.

Progressi nella conoscenza della relazione fra vitamina D e sclerosi multipla:
Da tempo si studia la relazione fra vitamina D e sclerosi multipla, partendo da alcune osservazioni che indicherebbero un rischio maggiore di sviluppare la malattia e di avere un decorso peggiore, in caso di carenza della vitamina. Una revisione della letteratura ha fatto il punto sulle più recenti acquisizioni in questo campo.
La vitamina D ha un gran numero di effetti e si ritiene che corrette concentrazioni di questo elemento nell’organismo siano importanti per mantenere il benessere in generale e, in particolare, per far funzionare al meglio il sistema immunitario.
Infatti, la vitamina D favorisce il rilascio di citochine che antagonizzano l’infiammazione e aumenta la quantità di linfociti Tregolatori, rispetto a quella dei linfociti Thelper 17. La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa infiammatoria, che ha un andamento cronico e provoca danni di varia gravità al sistema nervoso centrale. Il meccanismo che la determina è di tipo autoimmunitario e gli episodi ricorrenti di danno della mielina, con conseguente degenerazione delle strutture nervose, dipendono, in parte, da una risposta immunitaria, non dovuta, diretta verso antigeni.
Questi ultimi ad oggi non identificati, ma potrebbero essere alcune componenti della mielina o molecole simili. Molte evidenze hanno indicato la relazione fra sviluppo della sclerosi multipla e fattori ambientali fra i quali la carenza di vitamina D. D’altra parte, la definizione esatta del ruolo della vitamina D nella comparsa della sclerosi multipla e nel suo andamento nel tempo si presenta complessa. Recenti studi hanno rilevato che alterazioni genetiche, frequentemente riscontrabili nelle persone con sclerosi multipla, riguardano tratti dei geni coinvolti nel metabolismo della vitamina D o altri tratti localizzati nelle vicinanze di questi ultimi.
L’interpretazione di questi riscontri potrebbe essere il seguente: le modificazioni dei geni, o della loro espressione, altererebbero, nelle persone con sclerosi multipla, il metabolismo della vitamina D o la risposta delle cellule a questo elemento. Sviluppi ulteriori di queste linee di ricerca potranno essere favoriti dalla disponibilità di metodologie di studio dei geni di nuova generazione.
Fra gli aspetti che potranno essere chiariti, ci sono quelli dell’influenza dell’espressione dei geni sull’efficienza del recettore della vitamina D, che è l’anello che lega tale vitamina al funzionamento della cellula.

In conclusione, gli autori sottolineano che le informazioni relative agli effetti genetici della vitamina D sulle cellule immunitarie, che sono riportate nella loro revisione, costituiscono la base per lo sviluppo delle future linee di ricerca.
Tommaso Sacco

Fonte: Genomic effects of the vitamin D Receptor: Potentially the Link between vitamin D, immune Cells, and Multiple Sclerosis; Frontiers in Immunology, 2018; 8: art 477.

(fonte: sito fondazione Cesare Serono www.fondazioneserono.org)

A sinistra una fibra nervosa integra, a destra una fibra nervosa demielinalizzata. Le aree in cui la mielina è stata danneggiata o distrutta vengono definite “placche” o “lesioni”, che appaiono come aree indurite (cicatrici):

A sinistra una fibra nervosa integra, a destra una fibra nervosa demielinalizzata. Le aree in cui la mielina è stata danneggiata o distrutta vengono definite “placche” o “lesioni”, che appaiono come aree indurite (cicatrici):

UNA DELLE SCALE DI VALUTAZIONE DELLA DISABILITA' IN PRESENZA DI S.M.

UNA DELLE SCALE DI VALUTAZIONE DELLA DISABILITA' IN PRESENZA DI S.M.

Ultimi commenti

10.03 | 17:18

Complimenti per quello che hai scritto, ti esorto a pubblicare una tua foto.
Un abbraccione

04.06 | 16:57

MERAVIGLIOSI, COMPLIMENTI

03.06 | 12:05

Eccezionale! Complimenti a tutti! ❤

23.02 | 17:31

Grazie caro Luca, grazie di cuore. Spero di poter condividere quanto prima le nostre esperienze …..con la solita allegria !

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